Il debito pubblico scende a 2.741 miliardi di euro a settembre, 16,2 miliardi in meno rispetto al mese precedente.
Lo rileva la Banca d’Italia nella pubblicazione ‘Finanza pubblica: fabbisogno e debito’.
Il fabbisogno (13,8 miliardi) è stato infatti più che compensato dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (31,9 miliardi, a 48,1 miliardi). L’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente aumentato il debito di 1,9 miliardi.
In calo, sempre a settembre, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato (-5,8% a 33,5 miliardi rispetto a settembre 2021), mentre nei primi nove mesi del 2022 si registra un aumento del 12,4% (40,2 miliardi) a 364,0 miliardi. (ANSA).