Raggiunti i 223 miliardi, in aumento dell’8,6% rispetto al 2023

Nell’ecosistema del Fintech italiano i pagamenti digitali hanno un ruolo di primo piano. Ben 46 su circa 620 start up si occupano di pgamenti come emerge dal Milan Fintech Summit in corso a Milano. Dall’altra parte la moneta elettronica toglie sempre più spazio al contante. Nei primi sei mesi del 2024 i pagamenti digitali in Italia hanno toccato i 223 miliardi di euro (+8,6% rispetto a un anno fa). Merito anche della spinta che arriva dal buon andamento del turismo: i negozi fisici presenti sul territorio italiano hanno incassato pagamenti con carta pari a 181 miliardi di euro, con un importante apporto (10%, pari a oltre 18 miliardi) dei viaggiatori (sia business sia turistici) che arrivano dall’estero. E le attese per la fine dell’anno sono più che positive: si stima per fine anno un valore tra i 465 e i 475 miliardi (con una crescita tra il +7% e il +9%). Sono alcune delle evidenze emerse dall’ultimo Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano.

Pagamenti senza contatto per tutti

Cresciuti in modo esponenziale durante il Covid oggi quasi 9 pagamenti su 10 in negozio sono in modalità “senza contatto” tanto che il valore dei pagamenti in modalità contactless (sia tramite carte sia tramite wallet NFC) ha superato i 130 miliardi di euro (+23%). I pagamenti da smartphone o dispositivi che si indossano all’interno dei punti vendita crescono sia per valore transato (+58%, per un totale di 19,9 miliardi ) sia per numero di transazioni (oltre 760 milioni in 6 mesi, +68% rispetto a dodici mesi fa).

Carta sempre più al posto del contante

Se da un lato la crescita del valore transato (+8,6%) ha segnato un rallentamento rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2023 (quando la crescita anno su anno era del +13%), dall’altro continua l’aumento sostenuto del numero di transazioni, che si attesta a 5,2 miliardi (+15,6%). Quindi, diminuisce l’importo dello scontrino medio, pari a 42,80 euro (rispetto al precedente 45,50 euro), segnale di un utilizzo sempre più frequente dei pagamenti con carta anche per acquisti di importo più contenuto, un trend spinto soprattutto dalle carte di debito.