La Commissione Ue ritiene che il Piano strutturale di bilancio a medio termine (Psb) dell’Italia “soddisfa i requisiti” del nuovo Patto di stabilità.

“Definisce un percorso fiscale credibile” per garantire che il debito pubblico sia posto su un percorso discendente credibile.

Le misure nel piano poi, per l’esecutivo comunitario “soddisfano i requisiti per giustificare un’estensione” a sette anni. Per Bruxelles, poi, il Documento programmatico di bilancio (Dpb) dell’Italia è “in linea con le raccomandazioni” grazie a una spesa netta proiettata entro i limiti previsti.

Bocciata invece l’Olanda. La Commissione ritiene che il Piano strutturale di bilancio dei Paesi Bassi non soddisfa i requisiti del Patto di stabilità, unico tra i 21 esaminati a non passare l”esame’: Bruxelles propone così al Consiglio Ue di raccomandargli un percorso di spesa coerente. Cartellino rosso ai Paesi Bassi anche sul Documento programmatico di bilancio, “non in linea” alle raccomandazioni di spesa. Giudicati “non pienamente in linea” i Dpb di Germania, Estonia, Finlandia e Irlanda per la spesa, e di Lussemburgo, Malta e Portogallo per la mancata riduzione dei sussidi energetici. La Lituania “rischia di non essere in linea” sulla spesa.