Nel terzo trimestre 2023 la crescita dell’economia in Piemonte si è quasi fermata: +0,37% rispetto allo stesso periodo del 2022, anche se va meglio rispetto al dato nazionale (+0%).

Lo rivela il Comitato Torino Finanza che ha diffuso le sue stime sul Pil regionale condotte grazie al Pilnow, un modello che può dare indicazioni sull’andamento dell’economia regionale con largo anticipo (7 trimestri) rispetto ai dati diffusi dall’Istat.

Nel corso dell’anno si è assistito a un progressivo rallentamento: +2% nel primo trimestre, +1,1% nel secondo.

A novembre c’è la possibile conferma di una crescita annuale del Pil piemontese dello 0,9%. Ma conterà molto il periodo di Natale. A prezzi costanti (depurando il Pilnow dall’inflazione), il valore del Pil regionale degli ultimi 12 mesi è di 135 miliardi (33,4 nel terzo trimestre), mancano ancora 4 punti percentuali di crescita e 7 miliardi per ritrovare il livello del reddito prodotto in Piemonte nel 2008.

    I ricercatori del Comitato Torino Finanza sottolineano, fra gli aspetti negativi, l’inflazione, che, pur in via di riduzione, è penetrata nei comportamenti e sta probabilmente deprimendo i consumi, che avevano tenuto nella primo trimestre dell’anno. E non si avverte ancora il segnale di rialzo.

    Il Pilnow registra però anche aspetti positivi: la recessione, anche se tecnica, non c’è stata; i dati sono almeno in linea con la media nazionale o lievemente migliori; la cultura, settore tradizionalmente fragile, e il turismo compensano il rallentamento dei consumi.