“Lo scenario internazionale a inizio 2023 è caratterizzato da una generalizzata moderazione delle pressioni inflazionistiche, dovuta al calo dei prezzi dei prodotti energetici, che alimenta le attese di un più graduale aumento dei tassi di interesse nei principali Paesi”.

Lo scrive l’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia.

Il Pil italiano “ha segnato negli ultimi tre mesi dello scorso anno la prima variazione congiunturale negativa dopo sette trimestri consecutivi di crescita”, mentre “a dicembre, il mercato del lavoro ha proseguito la tendenza al miglioramento”. E a gennaio l’inflazione è rallentata.