La variazione acquisita del Pil per il 2023, quella che – in base alla spinta del 2022 – si otterrebbe se tutti i trimestri di quest’anno registrassero una variazione nulla, è pari al +0,4%.

Lo rileva l’Istat nella statistica sui Conti economici trimestrali, confermando il dato diffuso il 31 gennaio scorso.

Per quanto riguarda invece il quarto trimestre del 2022, il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dell’1,4% nei confronti del quarto trimestre del 2021. La nuova stima comunicata dall’Istat conferma il dato congiunturale diffuso il 31 gennaio, mentre abbassa quello tendenziale (la crescita era risultata dell’1,7%).

Nel quarto trimestre del 2022 il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dell’1,4% nei confronti del quarto trimestre del 2021. Lo rileva l’Istat, che conferma il dato congiunturale diffuso il 31 gennaio, mentre riduce la stima tendenziale (la crescita era risultata dell’1,7%).

Nel quarto trimestre del 2022 la spesa delle famiglie sul territorio economico ha registrato una diminuzione in termini congiunturali dell’1,3%. Lo rileva l’Istat diffondendo la statistica sui Conti economici trimestrali. “In particolare gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti dell’1,9%, quelli di beni non durevoli dell’1,3%, quelli dei beni semidurevoli dello 0,1%, mentre quelli di servizi dell’1,5%”, precisa l’Istituto di statistica.