Estate al mare ma con prezzi salati secondo l’osservatorio Panorama Turismo – Mare Italia di Jfc.
Anche se nella stagione estiva 2025 si assisterà a un rallentamento del caroprezzi dopo due anni in continua crescita gli aumenti ci saranno comunque e trascorrere una vacanza in una destinazione balneare costerà il 5,5% a persona in più. Un incremento sostenuto ma comunque inferiore alla crescita che era stata rilevata nelle due stagioni precedenti, nelle quali si era raggiunto un incremento medio complessivo del +20,5% su base biennale.
In particolare gli alberghi delle località balneari – centro-nord Italia – hanno apportato un aumento di prezzo del loro listino pari al +3,5% e quelli di sud Italia ed isole del +5,2%, le strutture plein air (villaggi turistici, campeggi ed aree di sosta) del +4,3% mentre le altre strutture ricettive extra-alberghiere (residenze turistico-alberghiere, B&B, agriturismi, case e appartamenti per vacanze, ostelli per la gioventù) del +2,7%. L’aumento medio per il settore dell’hospitality nella sua totalità che registra un incremento del +3,9%.
I servizi di spiaggia hanno subìto un aumento complessivo che si attesta al +4,2% rispetto ai prezzi della scorsa estate. La ristorazione, sia essa tradizionale o veloce, al ristorante, al bar, in spiaggia, aumenta in maniera maggiore, vale a dire del +6,6%. La crescita dei costi del viaggio – con incidenza maggiore per quanto riguarda i costi per raggiungere la località (+9,1%) e inferiore con riferimento ai trasporti pubblici (+4,4%) – è quantificata in un complessivo +7,3%. Per le attività di “svago” (visite, escursioni, divertimento, parchi tematici, etc. – su base nazionale) si spenderà qualcosa in più rispetto allo scorso anno: si tratta del +4,3%. Gli altri consumi (bar, gelaterie, etc. – su base nazionale) subiranno un incremento che si attesta complessivamente al +5,7%.