Varato il progetto di una squadra coesa a cui partecipano gli stakeholder del settore con l’obiettivo di portare all’estero l’Italia nazione. Si accelera sulla destagionalizzazione.

Non un piano per il rilancio del turismo ma un piano per farlo diventare concretamente una vera e propria industria al pari della manifattura, la farmaceutica, la moda. «Dobbiamo essere in grado di raccogliere la sfida per fare squadra. Questa dovrebbe essere la prima industria della nostra nazione – ha detto Daniela Santanchè, ministro del Turismo, durante il suo intervento a «Meraviglia, gli Open – Forum internazionale del Turismo 2023» che si svolge venerdì e sabato a Baveno, sulla sponda piemontese del lago Maggiore. Una “industria” che conta 2,7 milioni di occupati, l’11% della forza lavoro nazionale e che porta un contributo diretto e indiretto di 255 miliardi di euro pari al 13% Pil nazionale. L’Italia è così al settimo posto in Europa per incidenza del comparto sul Pil nazionale, davanti a Francia e Germania. Il ministro Santanchè ha presentato la sua visione programmatica di una squadra in cui sono coinvolti tutti gli stakeholder perché «Il forum ha come obiettivo di creare una grande squadra con il ministero, gli assessori al turismo delle regioni, gli imprenditori, perché tutti assieme dobbiamo vincere questa sfida che ci deve vedere protagonisti». Una squadra in cui tutti lavorano insieme per arrivare a conquistare il gradino più alto del podio «per costruire veramente una industria del turismo che partecipi in maniera importante al Pil. Oggi la nostra sfida è quella di crescere e lo faremo solo e soltanto se sapremo creare una squadra, motivo di questo forum, ascoltare e unirci. Da soli si va più veloci e assieme si va più lontano». Una squadra con in prima fila il presidente del Senato Ignazio La Russa, i ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Adolfo Urso (Imprese e del made in Italy) insieme agli assessori regionali al turismo perché «La sfida non è scippare il turismo alle regioni ma il tema è di coordinarci e metterci assieme» precisa Daniela Santanchè. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy ricorda che l’Italia «è la nazione più visitata dai turisti nordamericani, giapponesi e cinesi ed è la prima destinazione per il turismo di lusso». Il paese offre il più alto numero di siti Unesco, ma nel 2024 ci si dovrà concentrarsi sul turismo termale, oltre a quello nautico, il congressuale con 304mila tra eventi e congressi con 21 milioni di partecipanti, quello sportivo con i successi della Ryder cup e le Atp finals.

Quest’anno il settore si è avvicinato ai numeri record del 2019 con solo un -1,7% di presenze nelle strutture turistiche e un -0,1% di passeggeri sui voli e, fanno sapere dal ministero del Turismo, con l’anno ancora da chiudere, sarà un dato che finirà in pareggio, se non anche con un sorpasso, tenendo conto del +22% di prenotazioni aeree rispetto l’anno precedente della stagione autunnale.