Circa 1,2miliardi di spesa al mese per 7,2 miliardi di euro di pagamenti tra marzo ed agosto: per l’assegno unico universale – sottolinea l’Inps nell’Osservatorio appena pubblicato – la misura ha riguardato in media 5,2 milioni per 8,3 milioni di figli al mese.
L’importo medio mensile per richiedente nella media dei cinque mesi (marzo-agosto) è risultato pari a 233 euro riferibile a circa 1,6 figli, mentre l’importo per ciascun figlio, sempre come media calcolata sul primo semestre, è risultato di 145 euro.
L’assegno viene corrisposto dall’Inps a domanda, tranne per le famiglie che percepiscono il Reddito di Cittadinanza (RdC), per i quali il pagamento dell’assegno, calcolato sottraendo dall’importo teorico spettante la quota di Reddito di cittadinanza relativa ai figli avviene automaticamente. Nel complesso, compresi questi figli la spesa è arrivata a 7,6 miliardi. I figli tutelati nel complesso sono 9,2 milioni. La platea stimata inizialmente nella relazione tecnica era di circa 7 milioni di famiglie e 11 milioni di figli per uno stanziamento complessivo di circa 15 miliardi. I figli beneficiari dei nuclei non percettori di Rdc risultano – spiega l’Inps – sono pari a 8,7 milioni includendo circa 250mila genitori percettori al 50% dell’assegno unico non più appartenenti alla famiglia che riceve il Reddito. La misura dell’assegno viene determinata sulla base della condizione economica del nucleo familiare, verificata tenendo conto dell’Isee. Se questo è superiore a 40mila euro o non viene presentato si paga l’importo minimo che è pari a 50 euro a figlio. La misura tiene conto anche del numero dei figli con maggiorazioni a partire dal terzo figlio. Ad agosto l’importo medio risulta pari a 128 euro nel caso di liquidazione relativa ad un solo figlio e cresce all’aumentare del numero di figli, raggiungendo un importo medio di 916 euro per i nuclei con 4 figli e di 1.577 euro per i nuclei con almeno 6 figli. Se si guarda invece all’Isee sono 3.856.309, il 46%del totale, i figli tutelati in nuclei con Isee inferiore a 15mila euro con un assegno medio di 194 euro a figlio. Sono 303.706 i figli con famiglie con Isee superiore a 40mila euro e 1.619.938 quelli in nuclei con Isee non presentato che hanno ricevuto l’importo minimo. Sono invece 965.043 i figli delle famiglie che hanno presentato domanda con un’Isee tra 15mila e 20mila euro con un assegno medio di 179 euro a figlio. L’assegno unico e universale non concorre a formare la base imponibile dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Si può chiedere per i figli fino a 21 anni purché’ frequentino la scuola superiore o un corso di laurea o siano in un percorso di formazione, compresi i tirocini e i contratti di apprendistato.