(ANSA) – ROMA, 03 OTT – Nel nostro Paese il 20,5% delle famiglie (5,2 milioni) vive in affitto.

A livello nazionale mediamente il canone per un appartamento di 100 metri quadri in una zona semi centrale è di 538 euro mensili (6.450 euro annui), che incidono per il 19,9% sul budget familiare.

Ma nelle grandi città si arriva a punte di 1.400 euro al mese, che incidono per oltre il 50% su budget familiare.
A calcolarlo è la Uil – Servizio lavoro, coesione e territorio in un rapporto sui costi di locazione. In particolare, al top degli affitti si piazza Roma con un canone di 1.415 euro mensili, in coda Caltanissetta con 218 euro mensili. Nel dettaglio, a Roma l’affitto incide per il 52,4% sul budget familiare; a Milano per il 50,3% (1.358 euro mensili); a Bologna per il 34,3% (925 euro mensili); a Firenze per il 33,7% (910 euro mensili); a Como per il 31% (838 euro mensili).
È chiaro, sottolinea la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, “che si pone il tema dei costi dell’abitare e non solo per il ‘lievitare delle bollette’, ma anche in riferimento al caro affitti. Conseguentemente, riaffiora la necessità di adeguare i salari e le pensioni al costo reale della vita. Al nuovo Governo chiediamo di rimettere al centro del dibattito politico il tema della casa, che durante la campagna elettorale è stato dimenticato, e di affrontare con rapidità l’emergenza sfratti”. Contemporaneamente, sostiene ancora Veronese, “occorre introdurre risorse sufficienti per un piano di medio e lungo periodo in grado di incrementare in modo consistente gli alloggi di edilizia residenziale pubblica e di aumentare sensibilmente le risorse del fondo per il sostegno agli affitti e per la morosità incolpevole”. (ANSA).