Sono ripresi oggi i flussi di gas approvvigionati da Gazprom all’Italia e “la ripresa delle forniture è stata resa possibile dalla risoluzione da parte di Eni e delle parti coinvolte dei vincoli che derivano dalla nuova normativa introdotta dalle autorità di regolamentazione austriache”: lo comunica Eni.
Le forniture erano state interrotte lo scorso primo ottobre – spiegava la società – per “la dichiarata impossibilità di trasportare il gas attraverso l’Austria” motivata da Gazprom.
Gazprom e gli acquirenti di gas dall’Italia hanno trovato un accordo sulle forniture e il trasporto del gas russo attraverso il territorio austriaco è ripreso, ha dichiarato il produttore di gas russo in un comunicato. “Gazprom e gli acquirenti italiani sono riusciti a trovare u accordo sul formato di cooperazione tra i cambiamenti normativi in Austria alla fine di settembre. L’operatore austriaco ha comunicato la sua disponibilità a confermare le nomine di trasporto di Gazprom Export, il che rende possibile la ripresa delle forniture di gas russo attraverso il territorio austriaco”, si legge in una nota di Gazprom citata dalla Tass.
Gli stoccaggi di gas in Italia salgono al 91,36% con 176,727 Twh. E’ quanto emerge dalla piattaforma europea Agsi secondo cui anche che gli stoccaggi europei si attestano all’89,61% a 996,671 Twh. Sui flussi, secondo quanto emerge dal sito di Snam, gli arrivi giornalieri a fine giornata dovrebbero attestarsi a circa 200 milioni di metri cubi, di cui una cinquantina destinati agli stoccaggi. I consumi previsti sono di circa 140 milioni. Nei flussi in arrivo l’Algeria è prima con oltre 70 milioni di metri cubi. Ultima la Russia con 1,5 milioni. Tuttavia a Tarvisio si registra una richiesta in esportazioni intorno 8,5 milioni.
Le riserve francesi di gas sono state riempite al 100% in vista dell’inverno: è quanto annuncia oggi la Commission de régulation de l’énergie (CRE), appellandosi a tutti i francesi a fare comunque uno “sforzo collettivo massiccio per ridurre i nostri consumi di energia”. “La campagna di riempimento degli stock per l’inverno 2022/2023 si conclude con stock di oltre il 99%”, riferisce la CRE, aggiungendo che la Francia diventa così il terzo Paese europeo dopo il Belgio e il Portogallo a riempire al massimo le sue capacità di stoccaggio del gas naturale.