Tra i giovani italiani sono diffusi gli strumenti di pagamento e quelli per la gestione corrente, mentre resta modesta la partecipazione ai mercati finanziari. E’ quanto emerge dall’Indagine di Bankitalia sull’ alfabetizzazione finanziaria e le competenze di finanza digitale dei giovani secondo cui tre intervistati su quattro detengono un conto corrente e i giovani che detengono almeno una carta – di debito, credito, o prepagata – sono il 90 per cento mentre solo il 14 per cento ha sottoscritto, almeno una volta, azioni o obbligazioni.

I risultati dell’indagine, condotta dalla Banca d’Italia nel primo trimestre del 2023 per rilevare la comprensione dei concetti economico-finanziari di base e altre abilità che possono influenzare i comportamenti tenuti dai giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni in campo finanziario, mostrano tra l’altro che i giovani sono attenti alla sostenibilità delle spese correnti e al rispetto delle scadenze di pagamento ma hanno una bassa propensione a pianificare il futuro. Nella loro opinione, inoltre, la sfida più urgente da affrontare è la protezione dell’ambiente.

La cultura finanziaria dei giovani è disomogenea, con conoscenze finanziarie più alte tra gli studenti, rispetto a chi già lavora o è in cerca di occupazione, e più basse tra i meno istruiti, le donne e i residenti nelle regioni del Centro, del Sud e nelle Isole.