La Regione Piemonte ha inviato al governo la richiesta formale per lo stato di emergenza a seguito delle grandinate che si sono abbattute su vaste zone di Cuneese, Alessandrino, Astigiano e Torino il 6 luglio scorso.

Dopo le verifiche e i sopralluoghi effettuati dai tecnici degli assessorati e dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezionale dell’ambiente, è stato inviato il dossier per la richiesta formale dello stato di emergenza a cui la Regione Piemonte ha iniziato a lavorare già all’indomani delle grandinate.

La richiesta dovrà ora essere esaminata dal Consiglio dei ministri.

    “I tecnici dell’Arpa hanno certificato che le grandinate sono state provocate da una supercella temporalesca di straordinaria potenza – spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – con chicchi di grandi dimensioni, uniti a raffiche di vento e precipitazioni molto forti. Gli effetti al suolo – prosegue il presidente -sono stati molto severi, con importanti danni all’agricoltura, ma anche ai beni dei privati e ai centri abitati. Già dal giorno dopo, ci siamo attivati per la richiesta dello stato di emergenza e ora abbiamo inviato il dossier per la richiesta formale. Auspichiamo che dal governo arrivi un riscontro in tempi brevi perché i danni sono stati davvero ingenti e tante famiglie aspettano ristori”. In attesa di un riscontro, la Regione è pronta a dichiarare lo stato di emergenza regionale, sul modello di quanto fatto nell’estate del 2019, a fronte di gravi danni provocati da una serie di eventi atmosferici.