TEHRAN – Si celebra oggi sabato il 23 agosto l’anniversario della nascita del grande studioso, medico e filosofo persiano Avicenna.
Abu Ali al-Husain ibn Abd Allah ibn Sina più noto in Occidente come Avicenna, fu grande scienziato e lessicografo, filosofo, medico, poeta, musicista, matematico e fisico persiano che è considerato da molti come “il padre della medicina moderna”.
Avicenna fu da tanti definito “ Scheikh Reyes “ ovvero “Il Principe dei Medici”, fu un genio creativo paragonabile al genio di Leonardo da Vinci in Italia e di Goethe in Germania. Amato e odiato dai suoi contemporanei, con un bilancio in pareggio tra i suoi detrattori e i suoi estimatori, fu sicuramente una persona geniale, una prestigiosa figura di intellettuale con conoscenze che spaziavano in ogni campo dello scibile umano. Per secoli fu considerato “ Il fiore più prezioso che sia mai sbocciato nel giardino rigoglioso della scienza e della cultura della sua epoca”. Per secoli le sue opere furono destinate a fare da ponte tra le due culture Occidentali e Orientali.
Scrisse circa 450 libri su una grande varietà di soggetti. Molti di questi libri trattano di temi filosofici e medici.
Avicenna nasce il 23 agosto 980, in un piccolo villaggio vicino a Afshana Bukhara, l’Asia centrale.
Dotato di eccezionale talento già a 10 anni sapeva a memoria il Corano, e imparato la grammatica della lingua araba e persiana, poesia, retorica, letteratura, storia, matematica, logica della medicina. A 15 anni di età cominciò a studiare in modo indipendente e a 18 anni era già uno scienziato maturo e un medico qualificato.
Nel periodo 1015-1024 vive a Hamadan (Iran), combinando il lavoro scientifico con la partecipazione attiva in politica e affari pubblici dell’Emirato (come visir e emiro medico di corte). Negli ultimi anni della sua vita vive ad Isfahan alla corte dell’Emiro di Ala al-Pressure. Morì a Hamadan (Iran), dove si trova la sua tomba.
Si dedica alla medicina a partire dall’età di 16 anni. Non impara soltanto la teoria medica, ma si dedica all’assistenza gratuita ai malati e scopre nuovi metodi di cura. L’adolescente raggiunge lo status di medico all’età di 18 anni e dichiara che: “la medicina non è una scienza difficile e complessa, come la matematica e la metafisica, così io ho fatto grossi progressi in poco tempo; sono diventato un dottore eccellente e ho cominciato a prendermi cura dei pazienti usando i rimedi appropriati”. La fama del giovane medico si diffonde velocemente, anche e soprattutto per il fatto che si dedica alla cura di numerosi pazienti senza richiedere nessun pagamento.
I suoi lavori più importanti sono “Il libro della guarigione” e “Il canone della medicina”, anche conosciuto come Qanun. Avicenna è uno dei personaggi più noti nel mondo islamico della sua epoca. Diventa una delle più importanti figure mediche in Europa a partire dal 1200 grazie soprattutto alla Scuola Medica Salernitana.
L’opera che lo ha reso celebre in Europa è stato “Il canone della medicina”, che diverrà il manuale medico più seguito fino al 1700.
Il libro è noto per la sua introduzione alla sperimentazione sistematica applicata agli studi di fisiologia, la scoperta delle malattie contagiose e di quelle trasmesse tramite i rapporti sessuali, l’introduzione della quarantena, la medicina sperimentale,l’utilizzo dei test clinici, gli studi neuropsichiatrici, l’analisi dei fattori di rischio, l’intuizione della presenza di sindromi associate a specifiche malattie,l’ipotesi della presenza di microrganismi.
Il canone della medicina è uno dei testi medici più conosciuti, “ la Bibbia medica per un periodo più lungo in confronto ad ogni altra opera” così si espresse William Osler- patologo, educatore, grande bibliofilo, storico, scrittore canadese. Così che dopo cinquecento anni che il “Canone” era stato scritto era ancora uno dei testi ufficiali di medicina dell’Università di Vienna.
Nella psicologia musulmana, nel campo delle neuroscienze e della neuropsichiatria Avicenna fu un pioniere; infatti descrisse, per primo, numerosi condizioni, quali allucinazioni, incubi, insonnia, mania, melanconia, demenza, epilessia, paralisi, vertigine e tremore. È considerato un precursore anche nei settori della medicina psicosomatica e della psicofisiologia. Studiò con attenzione stati di malessere causato da forti emozioni e ideò un sistema per associare i cambiamenti del battito cardiaco con le forti emozioni, anticipando di qualche secolo i test psicanalitici.
Nel suo monumentale Canone della medicina, Avicenna descrisse dettagliatamente la malinconia, gli stati depressivi e certi tipi di fobie.
I libri di Avicenna sono stati tradotti in tutte le lingue e riconosciuti come base della medicina durante sei secoli, specialmente dalle scuole politecniche di Francia e d’Italia, nelle quali questi libri costituivano le basi dell’insegnamento medico. Questi testi sono stati ritirati dal programma d’insegnamento appena cinquanta anni fa.
L’anniversario della nasciata di questa grande figura persiana è stato denominato anche la “Giornata nazionale del medico”.